dall' 8 agosto al 13 settembre Prospettive di Dora Bendixen

Il vernissage della mostra, che ha il patrocinio di Ambasciata di Norvegia, Regione Liguria e Comune di Porto Venere, si terrà sabato 8 agosto alle 18.00.

La mostra, organizzata dall'Associazione Percorsi d'arte, in collaborazione con Caleidoscopio arte di Tekn-art srls, con cura critica di Elisa Giannini, è impostata su una serie di lavori ad olio sul tema della famiglia e si articola su circa 25 opere di grandi dimensioni, appositamente realizzate per questo percorso espositivo itinerante. Si tratta di lavori di ampio respiro in cui si celebra il concetto di nucleo familiare, lasciando che lo stesso prenda il sopravvento sull'immagine, racconti che occupano la scena rendendo in maniera adeguata la ricerca intimistica che l'artista sviluppa da molti anni. Torna la pittura densa di stesure cromatiche, ma sopratutto con il coraggio di raccontare e descrivere la figurazione in termini concreti e materici.

Dora Bendixen è un'artista completa nell'attuazione dei suoi lavori come nella loro impostazione quasi tridimensionale. Non a caso, alterna le opere pittoriche, alla realizzazione di sculture anche di grandi dimensioni, che ne completano il percorso artistico. Norvegese di nascita, ma da decenni residente a Pietrasanta, non ha mai rescisso il cordone ombelicale con la sua terra d'origine. Terra generosa che le ha espresso gratitudine, attraverso attestati di stima e riconoscimenti anche particolarmente importanti.

Dopo l'esposizione in Porto Venere la mostra effettuerà un percorso nazionale con sedi di prestigio e successivamente si trasferirà a Bergen (Norvegia) dove esaurirà il suo percorso itinerante.

“(...)Prospettive è un monumento alla figura umana e al suo rapporto con la luce che a volte penetra nella trama pittorica ed altre rimbalza sulle membra compatte proiettando forti ombre di memoria baconiana (vedi il dipinto Terza persona singolare). Anche la solitudine di alcune posture rimanda vagamente al pittore inglese senza trattenerne però la sensazione di ineluttabile tragedia. Qui una leggerezza femminile, in contrasto con le dimensioni e l’impianto imponente e massiccio delle grandi tele, attraversa le situazioni che se anche celano un dramma conservano tuttavia una misteriosa forza e come un punto di domanda che è anche apertura verso il futuro.”
Elisa Giannini - Critica d'Arte

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